Operazione Overlord – 6 giugno 1944 e il memoriale britannico del 2021

“Leggermente fuori fuoco” una citazione onorevole che insieme alla foto di copertina ci indica che toccando lo sbarco inNormandia, non si può lasciare nell’ombra Robert Capa, uno dei più famosi fotografi di sempre, qui in veste di reporter di guerra che fin dalla Sicilia ha seguito le truppe statunitensi al fronte.

Lo sbarco in Normandia voluto fortemente dagli Stati Uniti, rimane comunque nell’immaginario collettivo l’operazione delle forze alleate più conosciuta di tutto il secondo conflitto per la sua importanza e per il suo vasto spiegamento di forze. A difendere le coste francesi Hitler aveva incaricato il noto generale Rommel, il quale era convinto che le truppe alleate sarebbero sbarcate proprio in Normandia, per questo aveva richiesta di potenziare la difesa del Vallo Atlantico anche con le divisioni corazzate. Hitler era d’accordo con Rommel ma non si fidava ugualmente, gli alti generali credevano che gli alleati sarebbero sbarcati verso Calais, peccato per loro non aver dato retta al fiuto di Rommel, altrimenti l’invasione sarebbe stata assai più ardua. Ma evidentemente il destino era segnato in una direzione precisa, infatti quel 6 giugno lo sbarco fu una sorpresa per i tedeschi, intanto perché non se lo aspettavano proprio in Normandia (a parte Rommel), Il bollettino meteo in quei giorni segnava brutto tempo, ma un temporaneo miglioramento permise di poter effettuare il grande sbarco, quindi altra sorpresa. Proprio in quei giorno Rommel era in licenza per il compleanno della moglie e fatalità anche gli altri comandanti erano in licenza anche loro, probabilmente tranquillizzati dalle cattive condizioni meteo di quei giorni.

Per consuetudine con il termine “D-Day” si pensa subito al giorno “X” delle sbarco in Normandia che in effetti è vero ma il termine D-Day è quello usato dagli alleati per definire genericamente il giorno in cui parte una determinata operazione militare. Anche l’Operazione Shingle e tutte le altre hanno avuto il loro D-Day. Quindi niente di nuovo dal Fronte Occidentale.
C’è un altro momento storico di cui abbiamo già parlato di cui il generale statunitense Mark Clark ne è il protagonista e malgrado tutti i rischi corsi ne esce comunque vincitore, la presa di Roma. Una fissazione ambiziosa al di sopra di tutto e di tutti per la quale ingaggia una sfida con la stessa Operazione Overlord, perché ovviamente per il suo ruolo ne era a conoscenza e sapeva che era oramai questione di giorni perché dall’altra parte della manica tutto era pronto per lanciare la grande invasione. Una sfida al fotofinish paragonabile ad una gara di centometristi e Clark la spunta veramente per un soffio entrando a Roma il giorno prima. Il cartello nella foto sarà il suo souvenir tanto che oggi è posto insieme ad un altro che si differenzia dal primo per i diversi buchi di proiettile, nel museo militare del campus The Citadel negli Stati Uniti dove riposa lo stesso generale.



La grande invasione alleata ci ha lasciato un grande museo a cielo aperto ce comincia dal litorale dello sbarco per insinuarsi nell’entroterra, dove troviamo musei, cimiteri, monumenti e luoghi della memoria e quest’anno in occasione del 77° anniversario, nei pressi di Ver-Sur- Mer è stato inaugurato su un’area di 18 ettari il memoriale a ricordo di tutti i soldati britannici caduti in Normandia. Di seguito l’articolo.


https://www.bbc.com/news/uk-57373932

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